Le fonti più antiche del 1608 testimoniano la presenza di mulini nella Valle Olona, di cui uno dedicato alla follatura degli stracci. Nel registro catastale del 1750 quest’ultimo figura sotto la proprietà del conte Pusterla e risulta già in parte dedicato alla lavorazione della carta. È qui che nel XIX secolo ha inizio lo sviluppo della cartiera nella sua forma preindustriale.
Nella seconda metà del XIX secolo la folla diventa proprietà Cerimodo, poi Canziani. Nel 1897 la famiglia Vita ne acquisisce la gestione e nasce la “Cartiera Enrico Vita & Co”. Enrico effettua un ampliamento dell’impianto e una sistemazione delle prese d’acqua sull’Olona, modificando radicalmente gli edifici sia dal punto di vista funzionale che sociale. Dopo la sua morte, nel 1900, la società prende il nome di “Fratelli Vita”, con sede a Milano. Nel 1904 Matilde Vita sposa Sally Mayer, il quale, due anni dopo, fonda la “Vita Mayer & Co” assieme al cognato Vittorio.
La Vita Mayer diventa interamente proprietaria degli stabilimenti Canziani. Nasce la linea ferroviaria della Valmorea, per ridurre i tempi di trasporto delle merci tra il Ticino e il Varesotto. Il tratto Cairate-Valmorea è attivato nel 1916, in concomitanza con l’avvento della Prima Guerra Mondiale. Pochi anni dopo viene aperto il tratto sud fino a Castellanza e nel 1926 la linea diventa internazionale, giungendo fino a Stabio, in Svizzera.
Dopo la Prima Guerra Mondiale la cartiera subisce un processo di espansione e di incremento della produzione, tanto che, nel 1937, è avviata la realizzazione degli stabili per la produzione della cellulosa, in precedenza trasportata da stabilimenti esterni attraverso la neonata ferrovia.
La guerra causa un periodo di inattività forzato e le famiglie proprietarie Vita e Mayer, di origine ebraica, vengono allontanate in Svizzera. Il patrimonio tecnologico sopravvive però intatto agli eventi bellici e la ripresa della produzione è immediata. Negli anni ‘40 e ‘50 la cartiera vede il suo maggiore splendore ed i nuovi edifici realizzati a supporto degli esistenti saturano quasi totalmente il suolo disponibile nella stretta Valle tra Cairate e Lonate Ceppino.
Alla morte di Sally, il figlio Astorre Mayer diviene proprietario. Con l’avvento dei consumi di massa egli è artefice di un cambiamento strategico verso il mercato dell’usa e getta. La sua scelta risulta vincente e la domanda aumenta, rendendo necessaria la realizzazione di un nuovo polo produttivo. Poco lontano, nasce la VI.MA. All’inizio degli anni ‘60 la produzione annua della Cartiera Vita-Mayer ammonta a 80.000 tonnellate di carta, con 2500 dipendenti.
Negli anni ‘70 l’azienda subisce un rapido declino dovuto a fattori quali la concorrenza internazionale, la carenza di legname, le incertezze politiche e sociali del momento. Nonostante il sostegno dei sindacati e i finanziamenti statali, l’azienda viene danneggiata da due esondazioni consecutive dell’Olona e dichiara il fallimento nel 1977.
Dopo il fallimento, il complesso viene acquistato da Sogeiva (ora Prealpi Servizi) all’asta fallimentare del 1989. A partire dagli anni ’90 si susseguono varie progettazioni volte alla riqualificazione dell’area, ma nessuna di queste ha esito positivo. Dal 2010 hanno inizio gli interventi di parziale demolizione e bonifica dell’ex-cartiera.